Qualche volta sarà capitato di aver sentito parlare della sindrome di Asperger, ma di cosa si tratta esattamente? La suddetta patologia rientra nel novero dei disturbi dello spettro autistico, ma presenta delle differenze con l’autismo vero e proprio.
Si pensi che ne sono affetti non pochi bambini in tutto il mondo. I sintomi della sindrome asperger si possono facilmente notare nel comportamento di un bambino o un adolescente: fra i tratti caratteristici del disturbo, che saranno in seguito approfonditi meglio, vi è una difficoltà a interagire con gli altri.
In soldoni, la suddetta patologia compromette la vita sociale di un giovane individuo, pertanto vale la pena rivolgersi subito agli specialisti, che saranno in grado di somministrare i test per ottenere una diagnosi attendibile. La presente guida si propone di focalizzarsi sulla sindrome di asperger per cercare di sviscerarne tutti gli aspetti.
La malattia è stata individuata per la priva volta nel 1944 dal pediatra tedesco Hans Asperger, ma per i successivi quarant’anni il suddetto disturbo non ricevette particolare attenzione dalla comunità scientifica. Solo nel 1994 la sindrome fu inquadrata come patologia a se stante, per poi nei successivi anni essere classificata come disturbo dello spettro autistico.
La malattia rientra nel novero delle forme lievi di autismo: chi ne è affetto possiede un quoziente intellettivo pari alla norma, ma risulta compromesso nelle sue abilità di interazione con il mondo. Il soggetto con forme lievi di autismo, come nel caso della ASD, sviluppa forme ossessive verso un oggetto o un argomento. Quando instaura una conversazione con un proprio pari, il paziente tende a parlare di se stesso, risultando ripetitivo.
Il soggetto con sindrome di Asperger ha difficoltà a esprimere le proprie emozioni: quando è felice non riesce a sorridere, mentre di fronte a uno stimolo positivo, come può essere la battuta o lo scherzo di un amico, non traspare dal suo volto divertimento.
Un altro tratto caratteristico in chi è stata accertata un’asperger diagnosi è la difficoltà a modulare il tono di voce. Pertanto quando il paziente esprime un pensiero il suo tono risulta essere piatto.
Quando un genitore sospetta nel comportamento del proprio figlio una difficoltà a interagire con gli altri, potrebbe consultare il proprio pediatra, che a sua volta potrebbe indirizzare il bambino a uno specialista. In questo caso può intervenire il lavoro dello psicologo, che lavora sulle emozioni, l’aiuto dello psichiatra, che ha la facoltà di somministrare farmaci e altre figure affini.
I dottori che entrano in contatto con il bambino con presunto disturbo da sindrome di asperger, osservano il suo comportamento, chiedono al genitore informazioni e possono somministrare il test asperger. Si tratta di un fondamentale strumento di diagnosi. E’ possibile anche reperire il sindrome di asperger test online: attraverso una serie di domande, è possibile capire se il proprio figlio è affetto o meno dal disturbo.
Si ricorda che molti personaggi famosi convivono con questa condizione: si pensi ad Albert Einstein, Elon Musk, Bill Gates, Alfred Hitchcock e Greta Thunberg.
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