Se non ci sarà una proroga, gli Studi Medici potranno dire addio alla ricetta sul fascicolo sanitario. Medici in rivolta in quanto le file negli studi medici aumenterebbero di nuovo.
La Pandemia ci ha tolto molto nel corso di questi anni, ma nella bruttezza del periodo, ha anche fatto instaurare una serie di provvedimenti che ci avevano reso leggermente più moderni.
In Italia però l’andare avanti è visto sempre come qualcosa di scomodo da parte dei politici, ai quali piace probabilmente tenerci fermi alla preistoria. Ecco perché quei provvedimenti presi per farci avvicinare di più agli altri Stati, come lo smart-working, la ricetta dematerializzata e così via rischiano di sparire per sempre. I medici sono in rivolta contro il provvedimento che porterebbe di nuovo il caos negli Studi Medici locali.
Per evitare assembramenti nel periodo del Covid, lo Stato e i suoi politici si erano improvvisamente ricordati di essere nel Ventunesimo Secolo e quindi hanno iniziato ad utilizzare tutti quegli escamotage moderni (che gli altri Stati utilizzano ormai da decenni in realtà) che ci hanno permesso di sopravvivere nel periodo dei lockdown.
Tra le tante innovazioni, una molto amata dai cittadini è stata la diffusione della ricetta dematerializzata. Con questa innovazione, i medici potevano inoltrare le ricette ai loro pazienti direttamente via Sms o e-mail o tramite su WhatsApp. Questa procedura aveva accorciato notevolmente i tempi di attesa, in quanto i pazienti non dovevano più presenziare davanti agli Studi Medici con code lunghissime ed interminabili. Inoltre i medici accorciavano di molto le pratiche burocratiche con questa postilla sul fascicolo sanitario.
Essendo che la Pandemia è finita (forse) e piano piano stiamo tornando alla normalità, lo Stato ha pensato bene di togliere ogni provvedimento preso in quegli anni, senza valutare cosa sarebbe potuto servire e cosa no. Anziché andare avanti e imparare dal passato, in Italia torniamo indietro.
Ecco perché se l’attuale governo non prenderà provvedimenti, potremo dire addio dal 1° gennaio 2023 alla ricetta dematerializzata, portando i pazienti di nuovo nel caos. Proprio per questo motivo i medici sono in rivolta contro questo provvedimento per quanto riguarda le ricette sul fascicolo sanitario.
Per sapere se sarà o meno un addio della ricetta dematerializzata dovremo aspettare il nuovo decreto. Da voci di corridoio, pare che dopo le proteste qualcuno a Roma abbia ascoltato e che forse prolungheranno di un altro anno questo comodo e utile servizio. Non ci resta che attendere le nuove riforme.
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