Con la nuova Legge di Bilancio ecco indicato il metodo di come andrà pagato il canone Rai 2023 e i casi in cui il pagamento verrà annullato. Ci sono dei requisiti particolari che permettono al cittadino di essere esente dal pagamento. Ecco quali sono.
Quando il Governo cambia ovviamente la maggior parte delle regole emesse dalla “vecchia guardia” quasi sicuramente verranno modificate o aggiornate o cambiate interamente. Ci saranno molti cambiamenti previsti con la nuova Legge Di Bilancio del Governo Meloni.
Tra queste, in molti si sono chiesti cosa succederà al Canone Rai 2023? Bisognerà continuare a pagarlo nella bolletta o cambia il metodo di pagamento? E ancora…che requisiti bisognerà avere questa volta per poter essere esente dal pagamento?
Secondo la nuova Legge di Bilancio che partirà da gennaio 2023, saranno molte le modifiche a cui dovremmo abituarci per il nostro “vivere quotidiano”, ma saranno anche molte le direttive che rimarranno uguali alla legge vecchia. Tra questi rientra il pagamento per il Canone Rai 2023.
Per tutti coloro che speravano in una modifica, siamo spiacenti di informarvi che il metodo di pagamento sarà sempre il medesimo, cioè l’importo dovuto, sarà scalato direttamente nella bolletta elettrica. Anche in questa occasione, la cifra sarà rateizzata in vari mesi. L’importo dovuto sarà sempre pari a 90 euro, il quale sarà rateizzato in 10 rate da 9 euro per le bollette mensili e in 5 rate da 18 euro per quelle bimestrali.
Ovviamente il Canone Rai 2023 sarà l’equivalente del pagamento di almeno un dispositivo televisivo in casa, anche se si risiede in un appartamento in affitto. Saranno ovviamente esclusi dalla tassa gli altri dispositivi quali tablet e smartphone, come si era ipotizzato in precedenza.
Anche in questo nuovo Governo, saranno previste ovviamente delle esenzioni che vedranno il pagamento annullato del Canone Rai 2023 ai cittadini che ne hanno diritto.
Il cittadino esente sarà quello che potrà dichiarare di non aver nessun apparecchio televisivo in casa o coloro che hanno un’età superiore ai 75 anni, con un reddito annuo pari o al di sotto degli 8 mila euro. In queste due circostanze, bisognerà compilare il “modello di dichiarazione sostitutiva” reperibile sul sito dell’Agenzie delle Entrate e inviarlo nei tempi indicati alla stessa, mediante diversi canali.
Potrete scegliere di affidarvi ad uno dei Caf di zona, oppure inoltro della documentazione tramite indirizzo Pec o tramite mezzo posta raccomandata. Ovviamente tutti i dettagli, nonché le date utili per l’inoltro di tale documentazione sarà disponibile sul sito ufficiale dell’Amministrazione finanziaria.
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