Scopriamo insieme gli ultimi aggiornamenti dell’app di messaggistica più usata al mondo. Che novità comportano?
WhatsApp è l’icona del nuovo Millennio. Tra tutte le novità nel campo della tecnologia, quella della messaggistica istantanea è per molti la più rivoluzionaria. L’ingresso di WhatsApp nelle nostre vite ha cambiato il modo di intendere le relazioni personali e lavorative: nel secolo scorso era impensabile intrattenere un rapporto a distanza, rimanere in contatto con vecchi amici o addirittura organizzare una festa a sorpresa all’ultimo minuto. Con WhatsApp ciò è possibile.
La tecnologia infatti dovrebbe fare proprio questo: semplificare la vita umana. La comodità della messaggistica istantanea implica un perfezionamento anche della produttività lavorativa tramite l’invio di contenuti audio, visivi e audiovisivi in modo gratuito. Tutto è molto più veloce, in accordo con lo stile di vita del 21° secolo.
La rivoluzione tecnologica in tal senso ha origine nel 2009, grazie a Brian Acton e Jan Koum, due ex impiegati di Yahoo!, i quali non immaginavano la portata di ciò che stavano realizzando: WhatsApp non era destinata alla funzione che oggi ricopre. Solo nel 2014 il noto Mark Zuckerberg, già proprietario di Facebook, acquista i diritti dell’app in oggetto e inizia a perfezionarla fino a renderla ciò che è oggi.
Tuttavia, sono noti i continui down di WhatsApp degli ultimi anni. Si tratta di veri e propri blackout localizzati che mettono in subbuglio gli utenti, chi per motivi lavorativi, chi per questioni personali. Ciò determina uno spostamento degli utenti sulla meno nota applicazione Telegram. Forse è stato proprio il costante esodo dei fruitori del servizio a incentivare gli ultimi aggiornamenti?
Scopriamolo insieme.
WhatsApp ha introdotto numerose novità dal 2014, tra cui una delle ultime che riguardava la possibilità di cancellare i propri messaggi. L’upgrade degli ultimi giorni ha a che fare invece con la privacy. Basta andare nel proprio pannello delle impostazioni.
Il nuovo aggiornamento favorisce l’uso dell’app in paesi sottoposti a un regime dittatoriale che controlla la rete internet, facendo spregio della privacy degli utenti. La stoccata arriva in seguito ai blackout susseguitisi in Iran, in subbuglio per le rivolte politiche riassunte nello slogan “Donna, Vita, Libertà”.
Com’è possibile? Usando un server proxy, una sorta di “intermediario” virtuale su cui rimbalza l’indirizzo IP degli utenti che intraprendono la conversazione. Attraverso i proxy è perciò possibile nascondere la posizione degli utenti e superare le restrizioni politiche. I proxy vanno trovati autonomamente, ma alcuni consigliano di usare server con porte 80, 443 e 522. Le porte sono protocolli sicuri, meglio noti come HTTP.
Per realizzare tutto ciò, bisogna seguire questo percorso: impostazioni > Spazio e dati > Proxy > Usa Proxy > inserire indirizzo fornito > salvare. Gli utenti si sono detti entusiasti e perciò festeggiano le nuove opportunità concesse.
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