Piercing e buchi alle orecchie | Occhio alle infezioni: curati subito così
Scopri alcuni utili consigli per sconfiggere le infezioni da piercing e orecchini. Cura e prevenzione sono a portata di click.
“I giovani di oggi sono tutti tatuati e pieni di piercing”. Quante volte lo abbiamo sentito dire in giro? La bonaria critica che viene mossa a quanti indossano piercing sottintende sempre una sorta di decadenza morale nelle nuove generazioni, ponendo una ingiustificata linea separatoria tra un prima e un dopo il piercing.
Tuttavia, la storia ci viene in soccorso. Le prime attestazioni di piercing risalgono alla preistoria: i primi esseri umani a bucare il proprio corpo per inserirvi gioielli furono i Maya. La popolazione attribuiva grande importanza alla ritualità, per cui i proto-piercing altro non erano che parte del bagaglio culturale.
La storia del piercing accompagna le epoche: dalla civiltà egizia all’epoca vittoriana, fino alla rivoluzione del ’68, per cui, l’epoca contemporanea infatti non ha fatto altro che ripescare una pratica della body art e renderla trendy. La moda del piercing sembra non tramontare mai e anzi, pare che con la globalizzazione e l’affermarsi in ambito lavorativo delle generazioni più giovani, la connotazione negativa attorno al piercing si sia stemperata.
Le zone più gettonate per un piercing o un orecchino continuano a essere le orecchie, nello specifico il lobo e la cartilagine. Vi sono diversi tipi di piercing in base al luogo dove vengono fatti (ad esempio l’Helix, l’Orbital, il Tragus). Attenzione alle infezioni, però!
Buchi alle orecchie infetti. Ecco la cura
Può capitare che la zona che ospita il piercing si arrossi e si inizi ad avvertire un certo prurito o addirittura un odore pungente. Se succede, è probabilmente in corso un’infezione. Non c’è troppo da preoccuparsi, perché esistono rimedi naturali per curarla.
In caso di infezioni gravi è sempre bene consultare il proprio medico. In tutti gli altri casi è possibile sfruttare le informazioni che seguono.
- Tamponare con acqua distillata e sale. Mescola un cucchiaino di sale in 230 ml di acqua distillata, dopodiché intingici una garza di cotone e usala per tamponare l’infezione.
- Togliere i piercing e lavare i fori. Quando hai tolto gli orecchini lavati le mani con un sapone neutro e solo dopo fai passare acqua calda attraverso i buchi delle orecchie, facendo attenzione a eliminare le cellule morte con un antibatterico.
- Lavare i piercing. Molti consigliano di lavare questi oggetti costantemente, almeno 2 o 3 volte al giorno nelle prime settimane.
- Cambiare lenzuola e federe dei cuscini. Durante la notte, il nostro corpo espelle cellule morte: è importante tenere la zona interessata a contatto con superfici sempre pulite.
- Verificare le proprie allergie. Se l’infezione persiste nonostante gli accorgimenti, potrebbe essere perché si è allergici al materiale del piercing.
In caso di dubbi, è consigliabile consultare prima l’esperto a cui ci si è rivolti per fare i buchi all’orecchio.