Occhio ai pagamenti delle spese condominiali: rischi grossissimo. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non finire in tribunale.
Come molti sapranno, avere una casa di proprietà comporta diversi obblighi e le cose da tenere a mente sono davvero tante. Tra impegni di lavoro e famigliari il rischio è quello di dimenticarsi qualche pagamento. Oltre alla rata del mutuo, le bollette di luce e gas e la tari, in molti si scordano di saldare anche le spese condominiali. Certo, può capitare a tutti una dimenticanza ma cosa succede se non si adempie a questo pagamento? Purtroppo il rischio maggiore è quello di dover fare i conti con la legge.
Avrete sicuramente sentito dire il detto: “La legge non ammette ignoranza”, tuttavia non si tratta di una banale diceria ma di pura realtà. Quando non si adempie ad un obbligo previsto dalla normativa il rischio è quello di dover fare i conti con pesanti sanzioni o peggio finire in tribunale. Per questo motivo oggi vogliamo aiutarvi a capire cosa accade nel momento in cui non vengono pagate le spese condominiali. La prima cosa da sapere è che il proprietario di un immobile è obbligato a pagare le spese di condominio in proporzione alle quote millesimali e anche in base al piano di riparto emesso dall’amministratore.
Se ora vi state domandando cosa sia il piano di riparto ve lo spieghiamo subito: si tratta di un vero e proprio strumento previsto dalla legge che garantisce a tutti i condomini la corretta suddivisione delle spese. Solo in questo modo è possibile ottenere il giusto importo che ogni condomino deve pagare. Ma solo nel caso in cui il proprietario non saldi le spese condominiali è necessario prendere in considerazione l’art. 1104 e 1123 del Codice Civile. A questo proposito, se il condomino non ha pagato per diverso tempo le spese di condominio è possibile ricevere dall’amministratore una procedura esecutiva con l’obiettivo di ottenere il credito non ancora saldato.
In caso di spese condominiali non pagate, l’amministratore inizialmente cercherà di venirvi incontro per ottenere il saldo in modo pacifico. La prima cosa che farà è inviarvi una raccomandata di diffida per invitarvi a portare il pagamento a termine entro una certa data. Ma se nemmeno in questo caso procederete al pagamento, la questione potrebbe farsi decisamente più seria. Infatti, sempre l’amministratore vi manderà una lettera di messa in mora avvisandovi della possibilità di procedere al recupero del credito in via giudiziaria.
Se anche questa opzione non darà nessun risultato, il rischio è quello di ricevere un decreto ingiuntivo. A tal proposito avrete 40 giorni di tempo per procedere al pagamento, in caso contrario si proseguirà con l’esecuzione forzata dei propri beni. Ora il creditore potrà decidere di recuperare l’importo dovuto con il pignoramento dei mobili o addirittura con il pignoramento dell’immobile.
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