Febbre di Marburg, scatta allarme epidemia: interviene l’OMS
Scoppia una nuova epidemia che fa paura: l’OMS lancia l’allarme dopo i casi registrati da Febbre di Marburg. Ecco di cosa si tratta e quali sono i sintomi.
Avete mai sentito parlare del virus di Marburg? Si tratta di una malattia ancora poco conosciuta ma con la quale gli scienziati hanno già avuto a che fare. Per il momento sappiamo che oltre a essere molto pericolosa per chi la contrae è anche in grado di diffondersi molto velocemente.
Inoltre gli esperti hanno confermato che potrebbe rivelarsi come un’epidemia ben più grave rispetto alle precedenti. Il motivo? Questa non è la prima volta che il virus di Marburg colpisce la popolazione e purtroppo per il momento non esiste ancora un vaccino per debellarla.
Per intenderci si tratta di un virus che ha una parentela con quello dell’Ebola, ma le conseguenze sono ancora più devastanti. Le ultime statistiche rivelano che chi lo contrae ha una probabilità di morte dell’88%.
Gli effetti devastanti della febbre di Marburg
Come avrete intuito la febbre di Marburg è un tipo di virus altamente infettivo e che nella maggior parte dei casi non lascia scampo. Purtroppo si diffonde a macchia d’olio e gli esperti confermano che è possibile essere infettati anche attraverso i liquidi corporei come saliva, urina, sangue e sperma.
Ma non è tutto perché l’infezione può avvenire anche con il contatto diretto con chi l’ha contratta o addirittura tramite superfici contaminate. Tra i sintomi principali associati a questa terribile malattia troviamo vomito o diarrea con tracce di sangue, febbre alta e debolezza.
In alcuni casi gravi il decesso nei pazienti si manifesta dopo appena 8 giorni d’infezione a causa di disidratazione ed emorragie interne.
Febbre di Marburg: gli ultimi focali mettono in allarme l’OMS
L’OMS ha deciso di lanciare l’allarme non appena sono arrivate le prime segnalazioni di casi sospetti da virus di Marburg. L’appello è arrivato direttamente dalla Guinea in cui sono stati registrati un decesso, otto casi gravi e altri 25 pazienti con sintomi associati alla malattia.
Le zone colpite per il momento sono la zona di Kie-Ntem, a confine con il Camerun e il Gabon. In queste località l’OMS ha mandato immediatamente un’equipe specializzata per aiutare la popolazione a contenere il virus. Ovviamente l’obbiettivo principale della missione è bloccare quanto prima la pandemia ed evitare che si dilaghi in altri zone dell’Africa.
Attualmente per cercare di fermare l’insorgere di questi focali hanno deciso di mettere in quarantene ben 4 mila persone.