Scatta l’allarme su WhatsApp: massima attenzione su screenshot e intercettazioni, ora rischi la denuncia. Ecco come evitare di finire nei guai.
WhatsApp è la piattaforma di messaggistica online più utilizzata al mondo. Oggi giorno è praticamente impossibile pensare di viverci senza. Grazie a quest’app possiamo scambiarci messaggi istantanei, audio vocali, immagini, video e documenti. Possiamo dire che WhatsApp ha rivoluzionato per sempre il modo di comunicare.
In molti però sottovalutano i rischi di questa piattaforma: quante volte vi sarà capitato di fare uno screenshot e condividere la chat di qualcun altro? Proprio quest’operazione tanto diffusa è illegale. Il motivo è presto detto: non possono essere diffuse chat senza l’autorizzazione di chi partecipa alla conversazione.
Faresti bene a preoccuparti se fino a oggi hai divulgato questa tipologia di materiale senza però essere scoperto in flagrante. Le conseguenze di questa operazione sono gravissime, potresti addirittura ricevere una denuncia.
Probabilmente non ci hai mai pensato, ma dovresti considerare una chat di WhatsApp come l’evoluzione di una vecchia lettera di carta. Quindi così come il materiale cartaceo viene tutelato dalla legge, anche la stessa piattaforma online può subire delle conseguenze legali.
A dimostrare questo fatto ci pensa l’articolo 15 della Costituzione: la segretezza della corrispondenza e di conseguenza anche della chat. Ciò vuol dire che l’utilizzo di WhatsApp deve sempre avvenire secondo le norme della privacy.
Nel dettaglio esistono alcuni divieti ben precisi da tenere a mente quando utilizziamo la piattaforma:
In sostanza le chat sono segrete e quindi non devono essere divulgate senza l’autorizzazione di chi ha scritto i messaggi. In questo senso si tratta di una vera e propria violazione che quindi determina il diritto al risarcimento.
Come dicevamo uno dei rischi in cui si incorre nel momento in cui si divulga una chat è quello di dover risarcire la persona interessata. In questo caso però il risarcimento scatta solo il danno subito è grave e certificato. Stando a quanto dice la Cassazione, la semplice divulgazione di una chat non è sufficiente per ottenere giustizia.
Ciò che serve per essere risarciti in termini monetari è la presenza di danni gravi alla propria privacy. Un esempio può essere la divulgazione d’immagini private che ledono la propria immagine, come la condivisione di foto di nudo.
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