Denuncia Amazon, il colosso finisce nella bufera: consumatori a rischio
Pioggia di critiche e seri provvedimenti si scagliano sul colosso Amazon. I consumatori in pericolo.
Amazon è il colosso di Jeff Bezos, uno degli uomini più ricchi del mondo. Si tratta di un’azienda che si occupa di distribuzione e commercio a distanza, in via elettronica. La sede è a Seattle, negli Stati Uniti d’America.
È davvero interessante conoscere le origini di Amazon, poiché ci forniscono un indizio su quanto sia cresciuta in modo esponenziale l’azienda. Inizialmente, Amazon era una libreria online battezzata così in nome del fiume del Rio delle Amazzoni. Viene fondata nel 1994 e 5 anni dopo, Jeff Bezos era già eletto uomo dell’anno.
Col trascorrere del tempo, l’azienda si amplia, fino a diventare il servizio più utilizzato al mondo per poter fare i propri acquisti. Tutto viene comprato su Amazon, persino la spesa. In alcuni paesi europei, Amazon si è già attrezzata per l’installazione di supermercati intelligenti col marchio del sorriso.
Amazon è entrata a far parte della nostra quotidianità, al punto che il corriere risulta essere tra le figure più frequenti con cui veniamo in contatto noi civili. A tal proposito, persino i social ci scherzano su, creando meme ironizzanti sulle condizioni di trasandatezza di chi va a recuperare gli agognati pacchi fuori la porta di casa.
Tuttavia, numerose sono le polemiche attorno al servizio. Stavolta sono i consumatori a rischiare.
Le accuse rivolte ad Amazon
Nel corso degli anni, sono emerse alcune polemiche attorno alla figura del dipendente Amazon. Un vero e proprio scandalo lo riportavano diverse testate giornalistiche e anche Sky Tg24: “I dipendenti sarebbero talvolta costretti a urinare in bottiglie di plastica per non tardare le consegne”.
L’episodio che getta il colosso nella bufera riguarda ora un prodotto: l’integratore per vegetariani Artemisia Anti Hemorrhage Formula. Si è scoperto che al suo interno vi sono tracce di carne di asino. Insomma, parrebbe non molto veg.
La carne di asino
La bomba esplode quando una donna californiana denuncia l’accaduto. Un giorno si accorge della presenza di un ingrediente sul retro della confezione degli integratori: la gelatina nigra. Questa sostanza deriva dal maciullamento e lo scuoiamento di migliaia e migliaia di asini. Nonostante ciò, sul flacone vi è riportata la dicitura “100% erbe naturali e pure”.
Amazon è nel caos per l’accaduto. La polemica pare si stia incentrando non solo sulla questione etica, bensì sul fatto che utilizzare la gelatina nigra sia un reato. La portavoce Amanda Cruz, tuttavia, non rilascia ancora dichiarazioni. Si attendono sviluppi.