La cimice asiatica sta diventando un problema per le colture nostrane. Scopri come rimediare.
La cimice asiatica è un animaletto che sta arrivando sempre più massicciamente in Occidente a causa delle conseguenze del riscaldamento globale. Infatti, è proprio il cambiamento climatico che deriva dal global warming a innescare la migrazione della cimice.
Purtroppo, questo insetto è davvero pericoloso, soprattutto considerando che la sua presenza ha un impatto negativo nella biodiversità tipica dell’Europa. C’è di più: può sembrare assurdo, ma la sua azione intacca l’equilibrio dei nostri terreni, con conseguenze gravose anche sul benessere delle api.
Stando a quanto scrive il giornalista e studioso Stefano Liberti, la comunità scientifica ha finora cercato di risolvere il problema con mezzi reputati da molti assai bizzarri. Infatti, risulta spesso difficile agire contro la cimice asiatica al punto che è stata replicata in laboratorio una sua degna avversaria: la vespa samurai. Sembra un racconto di fantascienza, ma è la verità. Ne parla Stefano Liberti nel suo libro “Terra Bruciata”, in cui il focus principale è proprio l’Italia e le conseguenze dei rivolgimenti ambientali sulle sue terre coltivabili.
Tuttavia, si stanno facendo largo altre opzioni per contrastare l’avanzata della cimice asiatica. Scopriamo insieme quali sono le altre possibilità.
Uno dei primi metodi fruttuosi consiste nella pratica della cattura massale. Secondo questa strategia, è opportuno piazzare delle trappole al di là del perimetro dei propri frutteti. È stato già abbondantemente appurata la validità del metodo, ma pare ce ne siano di migliori e più economici.
Una tecnica ancora in via di sperimentazione è la trappola a colla. In sostanza, viene collocata la trappola nella zona consona ad alta frequenza di cimici e al di sotto di questa vi si pone una vasca colma d’acqua, in modo tale che una volta catturate le cimici queste anneghino nel liquido. Ciò è possibile grazie all’impiego congiunto di feromoni di aggregazione. Purtroppo, per questa tecnica è ancora presto per dire quanto sia efficace.
Qualora si dovesse incrociare una cimice asiatica bisogna stare attenti. Se si spaventa, la cimice può provare a pungere il malcapitato. Tuttavia, la sostanza che viene rilasciata non è velenosa, ma può comunque provocare fastidi e irritazioni.
Per gli agricoltori è raccomandata invece la massima prudenza nell’atto di installare le trappole a colla. Gli esempi ben riusciti di tali congegni sono ad ora ascritti solo a iniziative partite da aziende, le quali posseggono grossi capitali per poter permettersi installazioni sicure.
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