Katia Ricciarelli addio, è volata via: niente da fare per lei
Bisogna salutare Katia Ricciarelli. La soprano non è più tra noi.
Katia Ricciarelli è stata una grande soprano attiva nel periodo dei primi anni ’70 del secolo scorso. Il suo esordio è stato con La Bohème a Mantova, dopo aver studiato musica al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Già nel 1971 si faceva conoscere, infatti la Rai la ingaggiò per uno spettacolo drammaturgico in diretta, durante il quale cantò un’aria de Il corsaro.
Il suo successo planetario arrivò però poco dopo: Katia Ricciarelli è stata chiamata per cantare nei più importanti teatri del mondo. Va fatta qui menzione del teatro di Chicago, il Lyric Opera, il Teatro della Scala, il Metropolitan Opera e tanti altri.
Per quel che riguarda la sua vita privata, in molti ricorderanno la sua più famosa relazione sentimentale, intrecciata con il conduttore televisivo più influente della storia della Tv italiana: Pippo Baudo. Con lui, Katia rimase sposata dal 1986 al 2004, senza mai avere figli. Col passare degli anni, Katia Ricciarelli ha partecipato a numerosi reality show, nei quali commentava la sua situazione sentimentale senza mai lamentare davvero la mancanza di prole.
Che cosa è successo dunque a Katia Ricciarelli? È volata via…
Saluti per Katia Ricciarelli
Attualmente, Katia Ricciarelli non è più molto attiva a livello musicale come un tempo. Tuttavia, le è successa una cosa davvero importante: è stata chiamata a presenziare alcune conferenze didattiche a Madrid. Ecco perché non è più tra noi in Italia.
Nello specifico, la soprano celeberrima è stata ospite della Scuola Italiana, presso cui il dirigente Massimo Bonelli la intervista su un palcoscenico. Non solo: gli appuntamenti continuano perché Ricciarelli si reca anche alla Scuola Superiore di Canto, dove si intrattiene con gli studenti, rispondendo alle loro domande e offrendo la sua vasta esperienza sotto forma di consigli per i più giovani e inesperti.
Il viaggio interiore di Katia Ricciarelli
Alla veneranda età di oltre 70 anni, la soprano si sbottona molto quando si trova a colloquio con il dirigente scolastico a Madrid. Racconta infatti che la città le era mancata parecchio e non vedeva l’ora di ritornarci.
Colpisce inoltre la sua disinvoltura nel raccontare diversi aneddoti del mestiere. Un esempio è relativo alla sua esperienza con le opere di Giuseppe Verdi: “Io sono stata la sua ultima Desdemona, lo amavo moltissimo”. Seguono risate, lacrime e pianti di gioia in una valanga emotiva di ricordi e malinconica allegria.