Bonifici da genitori a figli, occhio alle dichiarazioni dei redditi: rischi grosso
Bisogna fare attenzione con le nuove disposizioni sui bonifici da genitori a figli: attenzione!
I genitori dei figli adolescenti o giovani adulti in procinto di cominciare la propria vita da “grandi” si trovano con una bella gatta da pelare. Ma facciamo un passo indietro.
In Italia, l’età media dei figli che lasciano la casa dei genitori è di circa 30-35 anni. In molti reputano i giovani italiani dei “mammoni”, ossia persone che non vogliono abbandonare il nido materno godendo di ogni vantaggio a esso annesso, inclusi i pasti. Tuttavia, fortunatamente molti altri si dimostrano consapevoli del fatto che i giovani italiani in realtà stiano vivendo una crisi economica e lavorativa senza precedenti nella storia. La conseguenza? L’impossibilità di comprare una casa.
Ecco che giungono in soccorso i genitori, molti dei quali si prodigano nel concedere bonifici ai propri figli per aiutarli a sostentarsi. In alcuni casi, si tratta di transazioni necessarie: il proprio figlio potrebbe essere uno studente fuori sede, perciò distante da casa; in altri casi, si tratta di un favore o di un semplice regalo. Sta di fatto che il bonifico avviene e nel momento in cui c’è da decidere la causale, si trema: “Cosa metto? ‘Regalo di mamma’?”
Al di là di questo, sorgono oggigiorno nuovi pericoli relativi ai bonifici che partono dai genitori e arrivano sui conti dei propri figli. Scopri di che si tratta.
Il metodo classico di bonifico
Solitamente, il bonifico da genitore a figlio avviene senza costi aggiuntivi, proprio in virtù del legame di sangue tra le parti. Esistono infatti dei metodi leciti che consentono di aggirare il tradizionale costo della commissione su ciascuna transazione: secondo la legge italiana, il denaro passato ai figli non è tassabile.
Per comprendere al meglio, un esempio analogo ce lo offre PayPal: è possibile trasferire il denaro da un conto PayPal a un altro selezionando la voce “Parenti”, che fa sì che il servizio non detragga una percentuale dalla quota da trasferire.
Adesso però, le cose stanno cambiando per quel che riguarda i bonifici da genitori a figli: è prevista una tassazione e la comunicazione ufficiale della transazione tramite dichiarazione dei redditi.
Chi rischia grosso?
A rischiare grosso sono in realtà i figli. Infatti la transazione va a gravare sul reddito del figlio. A quanto pare, i genitori possono stare tranquilli, mentre a fare più attenzione sono i giovani, i quali devono adoperarsi a compilare adeguatamente il 730.
Tuttavia, il fisco si allerta soltanto per bonifici di grosse somme che superino un milione di euro. In quel caso, la tassazione è del 4%.